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E-commerce in Cina

Con decine e decine di piattaforme, un numero incredibile di corrieri espresso che consegnano anche in giornata, lo shopping online è parte integrante della vita in Cina. L’ offerta di prodotti è enorme e i netizens cinesi sono ormai famosi per la propensione all’e-commerce.

Il mercato dell’e-commerce è in continua crescita, dal 2010 quando si registrò una espansione del 96% circa. Nel 2020 si stima che l’e-commerce cinese diventi un mercato più grande di quello di USA, UK, Giappone e Germania messi insieme.

Vivere in Cina e saper utilizzare le piattaforme di e-commerce locali vuol dire poter fare shopping senza mettere piede fuori di casa per qualsiasi tipo di acquisto, dall’acqua potabile fino ai mobili e alla biancheria.

Continuiamo a parlare di e-commerce anche nella sezione relativa al Cross-border, nella panoramica sul mondo digitale cinese e nelle sezioni dedicate a WeChat.

Alibaba

Fondato nel 1998 da Jack Ma, è il portale di e-commerce B2B più grande al mondo. Con più di 80 milioni di utenti registrati permette ad aziende di tutto il mondo di mettersi in contatto e avviare rapporti commerciali di import/export internazionale. Per registrarsi è sufficiente visitare il sito www.alibaba.com , inserire i dati dell’ azienda e i prodotti che si vuole promuovere. La registrazione è gratuita ma è preferibile acquistare un pacchetto di utenza “ premium ” per dare una garanzia di affidabilità, data la grande quantità di truffe che avvengono ogni giorno attraverso il sito. Alibaba è integrato con AliExpress, che permette transazioni di valore inferiore, garantendo sempre un prezzo all’ingrosso.

Taobao

La più grande piattaforma di e-commerce C2C in Cina, sempre parte del Gruppo Alibaba. Per effettuare acquisti su Taobao è consigliata una conoscenza di base del cinese scritto, in quanto la registrazione e la navigazione potrebbero altrimenti risultare difficoltose. Per registrarvi potete consultare la nostra guida a Taobao. È consigliato verificare sempre l’ affidabilità del negozio da cui si acquista tramite l’ analisi del gradimento da parte degli utenti, la quantità di transazioni effettuate e i commenti degli utenti. Anche Taobao è caratterizzato dal problema delle frodi e dei prodotti falsi, quindi bisogna fare particolare attenzione durante la navigazione. Per aprire un negozio su Taobao bisogna presentare documenti come il passaporto, il certificato di immigrazione e i dati di un conto corrente cinese.

Tmall

Come Taobao, anche Tmall fa parte del gruppo Alibaba. È il portale specializzato in transazioni B2C ed è destinato alla vendita di prodotti di marche importanti. Per quanto riguarda la registrazione e le modalità di acquisto sono praticamente identiche a quelle di Taobao. Fare un account utente per Taobao permette anche di acquistare su Tmall e viceversa. Tmall ha anche una versione del sito in inglese, che è destinata al cross-border ecommerce, ovvero la vendita di prodotti da parte di aziende non presenti fisicamente in Cina con assistenza logistica da parte della piattaforma stessa. Per l’ utilizzo di Tmall è consigliata la conoscenza del cinese, poichè registrazione e navigazione potrebbero presentare molte difficoltà per un utente che non ha dimestichezza con la lingua.

JingDong – JD.com

Concorrente di Tmall, è un portale B2C in forte crescita negli ultimi anni poiché percepito come più affidabile rispetto alle piattaforme del gruppo Alibaba. Con un sistema di corrieri propri, da selezionare in alternativa alla spedizione gestita direttamente dal fornitore durante la navigazione, riesce spesso a garantire consegne molto veloci. Anche in questo caso, per la registrazione è consigliata la conoscenza del cinese. Tra le modalità di pagamento troviamo Wechat Wallet, carta di credito, contrassegno. Durante la navigazione è consigliabile filtrare i prodotti“ consegnati da JingDong ”. Così facendo è garantita la possibilità di emettere una fattura, una consegna più veloce e un prodotto sicuro e genuino

1haodian

Portale ecommerce B2C specializzato nella vendita di prodotti per la casa e prodotti alimentari, fondato nel 2008 e attualmente di proprietà del colosso Walmart. Su 1haodian è possibile trovare un gran numero di prodotti importanti, tra cui prodotti italiani (pasta, olio d’ oliva, ecc), a prezzi più economici rispetto ai vari retailer fisici. Consente di pagare con Alipay, Wechat Wallet, carta o contanti alla consegna. È consigliata la conoscenza del cinese per registrazione e navigazione.

Come vendere

Uno dei metodi più facili in teoria ma più difficili in pratica, e soprattutto che non garantisce probabilità di successo particolarmente alte, è vendere attraverso un sito internet proprietario o una piattaforma e-commerce estera.

I vantaggi stanno nel fatto che così facendo si può evitare di costituire una società in Cina e non bisogna effettuare registrazioni al Ministero dell’Informazione cinese per il proprio sito.

I contro, sicuramente più dei pro, sono che non è detto che il vostro sito o la piattaforma scelta siano direttamente accessibili dalla Cina senza l’ utilizzo di VPN e, se anche lo fossero, richiederebbero mesi di lavoro sul SEO per figurare nelle prime pagine dei motori di ricerca cinesi.

Il secondo metodo è quello di vendere attraverso una piattaforma online proprietaria.

Per attuare questa strategia bisogna però rispettare alcune regole e condizioni: avere una azienda registrata in Cina con licenza per la vendita al dettaglio; una volta registrata l’ azienda, bisogna aprire un negozio fisico per la vendita al dettaglio; registrare il proprio sito internet con un provider necessariamente cinese, altrimenti sarà impossibile ottenere la ICP (Internet Content Provider) license, necessaria sia all’ attività di e-commerce sia a ottenere una migliore velocità, visibilità e posizionamento sui motori di ricerca cinesi. Per ricevere la ICP license, bisogna inviare vari documenti al MIIT, ma nella maggior parte dei casi il vostro provider di hosting e dominio ha un’opzione nel pannello di controllo che può rendere la richiesta più semplice e veloce. Bisogna vendere online gli stessi prodotti venduti nel proprio negozio fisico.

Il terzo metodo è quello di aprire un negozio proprietario in una delle grandissime piattaforme di e-commerce B2C. Questo metodo non solo da la possibilità di risparmiare su procedure burocratiche, ma potrebbe anche dare maggiore visibilità, un migliore posizionamento nei motori di ricerca e meno costi di design e manutenzione del sito. Tutte le maggiori piattaforme online richiedono che l’ azienda sia registrata in Cina, con un capitale che può andare dai 10.000 a 1 milione di RMB, a seconda del sito, Trademark registrati in Cina. Inoltre, bisogna ovviamente pagare delle fee annuali che vanno dai 500 ai 60.000 RMB a seconda dei casi e ogni piattaforma preleva una diversa percentuale sulle vendite (di solito possono andare dal 1% al 15%).

Il quarto e ultimo metodo illustrato in questa guida è proprio quello accennato nell’introduzione chiamato cross border e-commerce . Al momento risulta essere l’ unico metodo efficace che non richiede la presenza diretta in Cina e permette di ottenere tasse inferiori sulle importazioni rispetto agli altri metodi, venendo effettuato attraverso le piattaforme pilota come quella di Shanghai. Ci sono due modelli per aziende che vogliono effettuare importazioni attraverso le piattaforme pilota di cross border e-commerce, da scegliere in base alle esigenze dell’ azienda: attraverso spedizione diretta o magazzino doganale. La prima opzione causa spesso del discontento nei clienti finali, poiché il tempo di consegna della merce è molto lungo; mentre la seconda comporta di avere diversa merce “bloccata” in un magazzino doganale in Cina, ma con tempi di consegna rapidi, per questo motivo è consigliabile per aziende con un grande turnover di vendite nel mercato cinese.

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